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Ugo Nespolo

Ugo Nespolo

Alla fine degli Anni Sessanta fa parte della Galleria Schwarz di Milano che annovera fra i suoi artisti Duchamp, Picabia, Schwitters, Arman, Baj.

A Milano ha luogo da Schwarz una mostra personale presentata da Pierre Restany che resterà un critico amico. La mostra ha il titolo “Macchine e oggetti condizionali” e rappresenta in pratica l’inizio del movimento che sarà poi l’Arte Povera. All’inaugurazione infatti è presente Germano Celant con cui Nespolo parteciperà ad una serie di mostre che sono le prime mostre del gruppo.

La mostra più importante si terrà a Roma intitolata “Nove per un percorso!”. Con Enrico Baj da quegli anni inizia una lunga amicizia che durerà per sempre. Con Baj Nespolo terrà mostre, conferenze, presenze in Europa e negli Stati Uniti.

Baj, Fontana, Pistoletto, Boetti e Merz saranno gli interpreti dei suoi film per parecchi anni.

Con Baj Nespolo frequenta a Parigi Man Ray il quale gli darà un testo per un film “Revolving Doors” film che Nespolo realizzerà nel 1982.

In Francia fin dagli ultimi Anni Sessanta Nespolo frequenta Ben Vautier con il quale realizza mostre e performances.

Sempre nel ’68 realizza a Torino una serie di mostre e incontri sotto il titolo “Les mots et les choses” dove con Ben, Boetti ed altri autori dà luogo ad una serie di eventi e concerti Fluxus che mai erano stati prodotti in Italia.

L’incontro con gli artisti del New American Cinema: Jonas Mekas, Warhol, Yoko Ono, P. Adam Sitney dà il via alla nascita del cinema di ricerca in Italia. Nespolo ne è il promotore come documenta la mostra “Nespolo Cinema / Time after Time” al Museo del Cinema di Torino.

I film di Nespolo sono stati proiettati e commentati nei maggiori Musei del Mondo. In Francia il Centre Pompidou realizza proiezioni dal titolo “Nespolo – le cinema diagonal” le Musée National du Cinéma di Parigi propone per due volte proiezioni dei suoi film.

Nespolo è attualmente la più “alta autorità” patafisica italiana. Ha fondato con Baj l’Istituto Patafisico Ticinese e si onora di avere il proprio diploma firmato da Raymond Quenau che aveva apprezzato un piccolo libro di logica formale scritto da Nespolo e stampato dall’Editore Schwarz nel 1968.

Ha esposto con intensità in gallerie e Musei in Italia e nel Mondo.

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